Percorso
17 Km
17 Km
5 ore
Piano
Facile
da 57 a 110 msml
Asfalto e sentiero battuto
17 Km
Facile
5 ore
57-110 msml
Piano
Asfalto, sentiero
Il percorso di 17 km è quasi interamente ombreggiato, con alcuni tratti esposti al sole, per cui si raccomanda un equipaggiamento adatto in base alla stagione in cui lo si percorre. Si consigliano pantaloni lunghi anche in estate per via delle piante urticanti presenti lungo le sponde del fiume. Si ricorda che le sponde del fiume non sono praticabili nei periodi di piena dell’Adige e che è bene accertarsi delle condizioni meteo prima di partire.
Fontanelle
Le fonti d'acqua si trovano all’inizio del percorso in piazza Corrubio; dopo circa 4,5 km presso la Diga del Chievo; a Parona sul Lungadige 26 luglio 1944; a Pescantina in prossimità della chiesa di San Rocco. Ricordarsi di riempire la borraccia con almeno 1,5 litri d'acqua, soprattutto in estate.
Servizi di ristoro
Percorrendo il sentiero s’incontrano i centri abitati di Parona, Settimo, Pescantina e Bussolengo che offrono vari servizi di ristoro. Si consiglia comunque di portare con sé cibo e acqua.
Ospitalità
A Bussolengo è possibile chiedere di essere ospitati dai Patri Redentoristi del santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso.
Contatti
I Padri Redentoristi sono molto accoglienti e in chiesa offrono un servizio per accostarsi al sacramento della Confessione. Per gli orari del santuario o per richiedere la visita del meraviglioso chiostro francescano, rivolgersi a questo numero tel. 045 7150160. Altre info di contatto sul sito internet www.santuariobussolengo.it
Il percorso di 17 km è quasi interamente ombreggiato, con alcuni tratti esposti al sole, per cui si raccomanda un equipaggiamento adatto in base alla stagione in cui lo si percorre. Si consigliano pantaloni lunghi anche in estate per via delle piante urticanti presenti lungo le sponde del fiume. Si ricorda che le sponde del fiume non sono praticabili nei periodi di piena dell’Adige e che è bene accertarsi delle condizioni meteo prima di partire.
Fontanelle
Le fonti d'acqua si trovano all’inizio del percorso in piazza Corrubio; dopo circa 4,5 km presso la Diga del Chievo; a Parona sul Lungadige 26 luglio 1944; a Pescantina in prossimità della chiesa di San Rocco. Ricordarsi di riempire la borraccia con almeno 1,5 litri d'acqua, soprattutto in estate.
Servizi di ristoro
Percorrendo il sentiero s’incontrano i centri abitati di Parona, Settimo, Pescantina e Bussolengo che offrono vari servizi di ristoro. Si consiglia comunque di portare con sé cibo e acqua.
Ospitalità
A Bussolengo è possibile chiedere di essere ospitati dai Patri Redentoristi del santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso.
Contatti
I Padri Redentoristi sono molto accoglienti e in chiesa offrono un servizio per accostarsi al sacramento della Confessione. Per gli orari del santuario o per richiedere la visita del meraviglioso chiostro francescano, rivolgersi a questo numero tel. 045 7150160. Altre info di contatto sul sito internet www.santuariobussolengo.it
Il Sentiero verso Madonna della Corona inizia davanti alla Basilica romanica di San Zeno a
Verona, che è affiancata sulla destra dalla Chiesetta di San Procolo. È questo il punto in cui
raccogliersi per ricevere la "Benedizione del Pellegrino" e intraprendere il cammino
chiedendo a San Zeno e Maria di camminare al nostro fianco.
Seguendo fedelmente la traccia di WikiLoc, esci dalla città attraverso Porta Catena e Porta
Fura: mentre attraversi le porte puoi ascoltare “Vai dentro di te”.
Il cammino prosegue lungo la sponda destra dell’Adige, è questo il punto in cui raccogliersi e
ascoltare “Lasciare la città”.
Il sentiero sterrato prosegue all’interno del Parco dell’Adige Nord, affiancando la sponda destra del fiume per circa 3 km fino a raggiungere il Centro sportivo Bottagisio, dove si prosegue lungo la ciclopedonale che costeggia da un lato il Canale Camuzzoni e dall’altro i campi da calcio, fino a raggiungere la Diga del Chievo. Lungo il cammino lo sguardo può scorgere sull’altra sponda del fiume il Santuario di Nostra Signora di Lourdes costruito nel secondo dopoguerra sul forte austriaco di Colle San Leonardo. Arrivati all’altezza del Ponte del Saval, si nota il grazioso Eremo di San Rocchetto, adagiato sulla collina, intitolato al Santo Protettore dei Pellegrini e facente parte delle cinque chiese che disegnavano la Verona Minor Hierusalem. San Rocchetto, infatti, ricordava ai pellegrini il Monte Calvario.
Questa prima parte del cammino stupisce fin dai primi passi: non ci si aspetta una natura così protagonista e disponibile in un contesto ancora fortemente urbanizzato. È solo un preludio dei successivi tratti di cammino che regalano un grande impatto immersivo, percettivo e multisensoriale. Giunti all’altezza di Chievo è possibile fare una sosta uscendo solo per qualche centinaio di metri dal percorso per entrare in paese e visitare la Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate con il bel ciclo pittorico della “Via Crucis”, opera dei pittori Agostino Pegrassi e Adolfo Mattielli.
Logistica: prima di oltrepassare la Diga si possono riempire le borracce presso le fontanelle che si trovano a conclusione della ciclopedonale e al termine della diga, sulla sinistra.
Arrivando in prossimità della diga potrai riempire la borraccia di acqua fresca e fare una sosta
nel piccolo parco sulla sinistra. Prima di attraversare la diga, ascolta “La lotta con Dio”.
Attraversata la diga prosegui a sinistra, percorrerai il sentiero immerso in un suggestivo contesto fluviale e naturale che regala scenari sempre più selvaggi man mano che ci si inoltra fino a Parona. Il battuto del calpestio è talvolta formato da depositi sabbiosi e limosi portati dalla corrente del fiume e, in alcuni tratti, emerge l’originario acciottolato della Strada Alzaia. Raggiungerai dopo un tratto di cammino l’ex mulino Nassar e il capitello dedicato a Sant’Antonio, il punto giusto per raccogliersi e ascoltare: “In cammino con i Santi”.
Prosegui il percorso immerso nella natura per alcuni chilometri fino ad intravedere le prime
abitazioni di Pescantina. Prima di entrare in città, fermati un momento per ascoltare “Inurbanizzarsi”.
Entrato in città incontrerai la chiesa di San Rocco.
Il passaggio dalla natura all’ambiente cittadino non è scontato e offre sensazioni che vanno meditate, assieme alla domanda su quale sia il modo d’introdursi nei luoghi urbani da pellegrini: si può comunicare un messaggio, anche con la sola presenza. Si può sostare nella chiesetta per un momento di preghiera, ringraziare del percorso fatto e affidare quello che rimane.
Continuando sul Lungadige Giacopini, prima delle scalette che ridiscendono sull’Alzaia, si trova una fontanella d’acqua. Il percorso prosegue dentro il paese e si dirige verso l’attraversamento del ponte che collega Pescantina a Bussolengo.
Entrati a Bussolengo, raggiungere il santuario dei padri Redentoristi. Davanti all’icona della Madonna posta nel cortile del santuario, potrai ascoltare “La Madonna del Perpetuo Soccorso”.
Logistica: i Padri Redentoristi sono molto accoglienti e disposti ad ospitare nel loro ostello. Hanno un parco retrostante meraviglioso, ombreggiato, con i servizi e con ampio panorama sulla Valpolicella; è una tappa ideale per una sosta con pranzo al sacco.
Chiedi alla portineria del Santuario di poter accedere al Chiostro Francescano. Mettiti in cammino, lento, meditativo e in silenzio, nel Chiostro francescano del Convento del Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso. Completa tutto il quadrato, contempla la storia di San Francesco.